45 anni fa usciva Galaxy Express

Esattamente 45 anni fa, il 14 settembre 1978, fu trasmesso per la prima volta in Giappone, su Fuji TV, l’anime Galaxy Express 999 (999 Ginga Tetsudō Surī Nain), trasposizione del manga creato dal Maestro Leiji Matsumoto che aveva esordito l’anno precedente.

Tratta dal racconto di Kenji Miyazawa Una notte sul treno della via Lattea, Galaxy Express 999 è una delle opere più personali del Sensei nonché uno dei suoi capolavori, in tutte le versioni.

Prodotto da Toei Animation e diretto da Nobutaka Nishizawa – futuro regista de La regina dei mille anni e qui al suo esordio nel Leijiverse –, l’anime andò in onda fino al 9 aprile 1981, per un totale di 113 episodi, cifra che ne fa la serie animata in assoluto più lunga fra quelle create dal Maestro Matsumoto.

La storia è costruita come un romanzo di formazione e segue il viaggio di Tetsuro Hoshino, un ragazzino molto povero che desidera un corpo meccanico e per questo sale sul treno spaziale Galaxy Express 999, diretto al pianeta Lamethal, dove potrà ottenerlo. Lo accompagna Maetel, una donna affascinante e misteriosa.

Avventurosa e struggente, a tratti caratterizzata da un certo pessimismo, questa space opera affronta numerose tematiche – dall’utilizzo scriteriato della tecnologia al valore della vita umana – senza mai perdere del tutto la speranza. Il numero 999, che identifica anche l’incompiutezza e la giovinezza, ne è infatti la rappresentazione.

Se Tetsuro è una trasposizione dello stesso Matsumoto da ragazzo, con le sue emozioni e il suo entusiasmo, la bellissima Maetel è l’incarnazione della donna dei sogni del Maestro e ha il ruolo di mentore nella maturazione e nella presa di coscienza finale del protagonista.

Galaxy Express 999 fu trasmesso per la prima volta in Italia su Rete 2 a partire dal 2 febbraio 1982 per i primi 52 episodi, e fu replicato in seguito sulle reti locali, per le quali furono doppiati anche i restanti episodi.

Particolare successo ebbe la sigla italiana, Galaxy, realizzata dagli Oliver Onions.